Personal Shopper si nasce e si diventa

Lunedì 21 Marzo 2011 20:47

Intervista del 17 febbraio 2011 per il sito web i-fashion.it

Il tempo è tiranno? Ecco a voi il personal shopper, un vero e proprio esperto di acquisti che in una sola giornata può rimettere in vita il vostro guardaroba. Monica, personal shopper di Rimini, ha iniziato questa professione per gioco: ecco per voi alcune chicche di una professionista che si rispetti.

Essere una personale shopper cosa vuol dire?

Una ps e’una figura professionale che riesce con i propri  consigli a valorizzare le caratteristiche di una persona o semplicemente guidare nella scelta senza stravolgere i gusti personali.

Qual è il consiglio che più le richiedono i suoi clienti?
Una particolare richiesta è quella di essere consigliate negli  abbinamenti, oppure nella scelta di un capo per un momento particolare per esserne all’altezza senza strafare.

E qual è il consiglio che lei non dimentica mai di dare?
Di sentirsi a proprio agio con cio’ che si  indossa. Ed e’ altrettanto importante apparire curate nell’aspetto. Va bene essere belle dentro,ma se si riflette anche fuori…e’ meglio!

Cosa vuol dire avere buon gusto negli acquisti
?
Non sempre il capo molto costoso corrisponde a un capo raffinato o sa valorizzarci. Avere buon gusto significa comprare anche un capo in una catena a basso costo e portarlo come un capo d’alta moda.

E’meglio puntare sulla tradizionalità o su ciò che va di moda?
Ci sono pezzi tradizionali che non possono mancare in nessun guardaroba che si rispetti. Una camicia bianca, un paio di pantaloni maschili neri, un trench o un maglia in cachemire sono pezzi tradizionali , ma e’ fantastico poi avere anche un gile’ borchiato, un abito in pizzo o un vestito di seta stampato con motivi floreali!!

Quali sono le tre caratteristiche di un buon personal shopper?
Te ne diro’ qualcuno in piu’:devi saperti relazionare velocemente con le persone,avere un carattere aperto e affabile, sapere ascoltare, conoscere bene il territorio (soprattutto i negozi!)in cui ti muovi e necessariamente avere buon gusto.

Una curiosità: ma come si diventa personal shopper?
Per me, anni fa , e’ stata un’evoluzione del concetto di servizi relativo alle persone che incontravo per lavoro occupandomi di fiere e congressi nella mia citta’. Mi sono ritrovata spesso ad accompagnare persone che si trovavano a Rimini per
l’acquisto di un regalo da portare alla moglie o alla figlia. Da li’ l’idea di farlo diventare una professione.
So che ci sono dei corsi anche se, considerandolo un lavoro creativo penso siano necessarie le caratteristiche di cui ti parlavo , so anche che in alcuni negozi e’ una figura che sta prendendo piede e allora qui il corso ha un senso, in modo che il titolare possa sapere che si trova davanti a ps professionista.